Yoga Prenderci cura del nostro corpo
è importante per stare bene e realizzare ciò che siamo

La salute è il risultato di equilibri interiori molto delicati: quando mancano, siamo impreparati e spaventati. Ovvio e quasi banale.
Per ognuno di noi sono importanti gli impegni familiari, il lavoro, la scuola. Proprio per affrontare questi ritmi è imprescindibile dedicare tempo e risorse alla salute e a quanto ci aiuti a stare bene. Vivere di corsa e freneticamente accelera il processo di invecchiamento e debilitazione del corpo. Lo stress entra nelle cellule e ne condiziona il corretto funzionamento, abbassando le difese immunitarie.
In un quadro così delicato e anche fragile la pratica dello yoga è uno strumento di profonda efficacia.

Lo yoga è un complesso sistema di conoscenze. È una pratica capace di riportare equilibrio e armonia nel corpo e nella mente. Dunque uno strumento utile a ridurre malesseri e a recuperare salute, pace e forza interiori.

I molti anni di insegnamento a stretto contatto con gli allievi mi hanno insegnato le difficoltà più ricorrenti. Soprattutto oggi. Abbiamo bisogno di un approccio dolce per sciogliere le tensioni e stendere senza sforzo.

La qualità del nostro respiro esprime il nostro stato d’animo. Se proviamo dolore o tensione, il respiro lo rivela. E lo rivela anche agli altri.

Respiro e mobilitazione della colonna vertebrale sono centrali nella mia pratica. Come insegnante non stimolo la competitività. Insegno come arrivare all’armonia degli asana. Per me era e rimane fondamentale strutturare un percorso graduale e intelligente. Un’alternanza armonica tra esercizi fisici e respiratori e momenti di riposo. Richiamando dolcemente - ma costantemente - la mente, irrequieta per natura e portata a volare via.

Gli esercizi iniziali servono a riconoscere la condizione del corpo e del respiro. Per poi passare a esercizi nati per portare mobilità lungo la colonna vertebrale e nelle giunture. E quindi iniziare la pratica vera e propria degli asana.

Il corpo umano è una struttura costituita da elementi interdipendenti. Le articolazioni interagiscono costantemente tra loro; ciascuna dipende dalle altre e insieme formano un unico meccanismo. Un gesto semplice come la rotazione della testa comporta movimenti a catena in tutta la colonna vertebrale. Una limitata capacità di movimento dei piedi può portare tensione nella parte alta della schiena, nella gabbia toracica e nell’area lombare. Quando si fa stretto e affannato, il respiro stringe e riduce gli spazi tra le vertebre con una ricaduta sull’intero sistema.
Respirare, allungare, stendere e toccare quotidianamente con cura e attenzione le diverse parti del corpo è una chiave per sciogliere le tensioni più profonde, per stare meglio.
Gli esercizi sono come una doccia rinfrescante utile a purificare e rigenerare il corpo e la mente. E così sperimentare una spazio interiore più ampio.
Intendo da sempre la pratica dello yoga come stimolo e strumento ideale per ricollegarci al nostro ambiente. Per imparare di nuovo a conoscersi. Non intendo lo yoga come una pratica che inizia e finisce sul tappetino, ma come una concreta e vitale opportunità di relazione con il corpo e con ciò che abbiamo intorno. Lo yoga ha il potere di portare trasformazione e benessere. Ai corsi di yoga per tutti si aggiungono i corsi di accompagnamento alla gravidanza e preparazione al parto. E lezioni di approfondimento e seminari.

Respiro La respirazione è la vera essenza dello yoga

Respirare è il primo gesto che si compie nascendo.
Respirare è naturale: tutto ciò che vive respira. Il respiro collega la vita dell’universo alle profondità dell’anima: esserne consapevoli ci ricollega alla vita.
Il respiro entra e esce, sale e scende, ci riempie e ci svuota: ci nutre.

Quando fluisce liberamente, la respirazione produce una sensazione di benessere e di leggerezza; quando si accorcia e si fa meccanica, al contrario ci fa avvertire una sensazione di disagio. La respirazione superficiale irrigidisce e diminuisce la capacità funzionale dell’organismo. E la mente perde lucidità.

Nello yoga pratichiamo le posizioni con lentezza, sincronizzando il movimento al respiro, per equilibrare il sistema nervoso e renderci più stabili.
Quando l’espirazione avviene nella completa accettazione della gravità, arrivano allungamento e distensione senza sforzo, incontrando stabilità nei piedi e nelle gambe ed espansione nella parte superiore del corpo.
Il respiro attraversa la colonna vertebrale e crea spazio tra le vertebre: così i muscoli si possono allungare, dando sollievo alle tensioni accumulate nel midollo.
Di tutti i muscoli coinvolti nella respirazione il più importante è il diaframma: una maggiore ampiezza del movimento del diaframma genera una respirazione lenta e profonda.

Una respirazione lenta e rilassata calma la mente e contribuisce a creare maggiore vitalità.

Anche il fisico trae vantaggio dalla respirazione profonda.
L’espirazione libera dalle tossine accumulate in profondità, l’inspirazione risveglia corpo e spina dorsale. Questa meccanismo di purificazione rende più vitali e risana il corpo.
La base del cuore e dei polmoni è connessa alla superficie superiore del diaframma, mentre fegato, milza, stomaco e pancreas sono connessi alla superficie inferiore. Dunque un maggiore movimento del diaframma stimola l’attività di questi organi, favorisce il flusso di ritorno del sangue dalla parte inferiore del corpo al cuore e aiuta a drenare il sistema linfatico. Anche il nervo vago, che collega organi addominali, cuore e polmoni al cervello, viene massaggiato e tonificato.
Nelle situazioni di stress, fretta e stanchezza il respiro si fa rapido e superficiale. Il cuore soffre.
Noi siamo l’unica forma vivente che ha la capacità di autoregolare la propria biologia. E gli esercizi respiratori possono aiutarci.
Non per difficili o inadeguate tecniche respiratorie: per allentare la morsa e ristabilire la respirazione naturale.

              Respirare è il primo gesto che si compie nascendo.
Respirare è naturale: tutto ciò che vive respira. Il respiro collega la vita dell’universo alle profondità dell’anima: esserne consapevoli ci ricollega alla vita.
Il respiro entra e esce, sale e scende, ci riempie e ci svuota: ci nutre.
Le più recenti scoperte scientifiche dimostrano che durante gli esercizi respiratori si realizza un aggancio cardio-respiratorio. Proprio quando la respirazione si fa più profonda e regolare e tutta l’attenzione è rivolta al respiro: cuore e respiro si allineano. E possiamo iniziare a percepire una sensazione di profondo benessere.

Si ristabilisce il legame con la terra, con la gravità. E noi stessi diventiamo come un flusso integrato di energia. Diventiamo solidamente reali, presenti qui e adesso.
Quando il respiro si quieta, diventando profondo e regolare, possiamo sperimentare uno spazio interiore più vasto. Il cuore si alleggerisce, si ammorbidisce.
Normalmente utilizziamo soltanto una piccola percentuale dell’effettiva capacità polmonare; infatti nella maggior parte delle persone la respirazione è di tipo toracico-clavicolare e non nasce nel diaframma. Diventa per questo più difficile far arrivare aria nei recessi profondi dei polmoni, proprio là dove dobbiamo ossigenare la maggiore quantità di sangue.
È importante comprendere il rapporto tra respirazione diaframmatica e produzione di energia. È importante sapere che eliminiamo attraverso i polmoni il 70% dei prodotti di scarto dell’organismo.
Quando diventa abituale, la respirazione superficiale indebolisce e rende disarmonico il funzionamento di quasi tutti i principali sistemi fisiologici. Diventiamo più soggetti a patologie croniche e disturbi acuti.
Molti ricercatori sostengono che le cattive abitudini respiratorie contribuiscono all’insorgenza di malattie come il cancro e le cardiopatie.
Recentemente ho partecipato a un convegno internazionale condotto da Bruce Lipton, biologo molecolare, e Gragg Braden, geologo. I due scienziati hanno illustrato il comportamento della cellula sulla base delle nuove conoscenze scientifiche, sottolineando la capacità dell’essere umano di creare coerenza cuore-cervello. Armonizzazione che può generare un’importante risposta da parte del sistema immunitario.
Al di là delle scoperte scientifiche sul comportamento della cellula, mi interessa un aspetto in particolare: rallentando il respiro attiviamo la coerenza cuore-cervello. Rallentando la respirazione, spegniamo la chimica dello stress e accendiamo la chimica della guarigione.
Anche Angelo Gemignani, noto studioso e ricercatore di Pisa, spiega che la meditazione e gli esercizi respiratori dello yoga producono effetti di grande rilevanza sul sistema nervoso centrale. Ecco una sua dichiarazione: “Quando la frequenza respiratoria si riduce, avviene un evento straordinario: cuore e respiro si allineano e diventano un’unica orchestra, generando un’importante sincronizzazione dell’attività cerebrale. Ottenendo così una serie di effetti a cascata che coinvolgono l’intero organismo.”
Una perfetta quadratura del cerchio!

Praticare yoga, praticare la respirazione consapevole, ascoltare l'esperienza del corpo nello spazio: ognuna di queste esperienze aiuta a sviluppare consapevolezza e benessere psicofisico.

Come insegna Luce Irigaray, esiste una grande differenza tra chi si prende cura del proprio respiro e chi non se ne occupa.

Meditazione L’arte di purificare la mente

Nella mia pratica l’invito è a ricollocare la mente all’interno: lì dove dovrebbe stare.
Rimbalzare da un pensiero all’altro crea confusione, produce irrequietezza e gradualmente diminuisce la capacità di concentrazione e ascolto. Se invece orientiamo consapevolmente il pensiero, la mente si quieta e possiamo sperimentare una sensazione di maggiore leggerezza.
La meditazione ha origini antichissime ed è comune a tutte le tradizioni spirituali e filosofiche del mondo. In ogni epoca e ovunque gli individui si raccolgono, da soli o con altri, per entrare in uno stato di quiete e nutrire così corpo e anima. Nel silenzio il respiro rallenta la sua corsa e la mente si fa più limpida.
La meditazione è essenziale per lo spirito come il cibo e il riposo lo sono per il corpo. Le conoscenze tramandate da millenni sono oggi convalidate anche dalla scienza: recenti sperimentazioni confermano che meditare riduce ansia e stress psicofisico. Si comincia a parlare di meditazione come vero e proprio percorso di guarigione: i maestri del passato ne conoscevano già i potenti effetti terapeutici.

Mente e pensieri hanno bisogno di cura esattamente come il corpo. Nella meditazione la coscienza funziona a un livello di consapevolezza più profondo, diverso sia dalla veglia sia dal sonno. Il tempo lineare, nel quale produciamo azioni e pensieri senza sosta, si ferma e la coscienza può entrare in contatto diretto con livelli di percezione più sottili e armoniosi. Si induce così uno stato di riposo maggiore di quando siamo addormentati: la rete neuronale viene ripulita fino al cervello. È come staccare la spina, in senso letterale, per accedere a un piano da cui la visione si fa più ampia. Cambia il punto di vista.
Nella nostra compulsiva multifunzionalità è venuta meno la capacità di ascoltare e concentrare la mente verso un unico punto. Come evidenziano gli specialisti, sono cresciuti i disturbi dell’attenzione.
Lo stress accorcia la respirazione: questa condizione si ripercuote negativamente sulla mente.
La meditazione è un modo per rallentare e ricondurci a un ritmo più moderato, presupposto imprescindibile per una buona salute.
Ci sono infinite forme di meditazione.
Se praticato in presenza mentale, lo yoga è una pratica meditativa molto profonda: sviluppa forza, equilibrio ed elasticità nel corpo e nella mente. Le posizioni rivestono un’importanza secondaria rispetto all’atteggiamento con cui si eseguono.

Se nella pratica la mente è orientata ad ascoltare corpo e respiro, si verifica un’integrazione tra le parti. Il rumore di fondo si allontana e possiamo percepire una sensazione di maggiore contatto con noi stessi, con la terra e lo spazio sopra e intorno a noi.
Una sensazione di maggiore espansione e lucidità.
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