Dunque una pratica in relazione con la Terra. La Terra è centrale per la salute degli esseri umani: se non
abbiamo un centro, non abbiamo un punto in cui equilibrare e ordinare la nostra vita.
La zona lombare è quella che soffre maggiormente una postura scorretta. Proprio in questa zona si accumulano
fatica e compressione; per questo necessita di cura e attenzione specifiche. Le vertebre tendono a stringere
i nervi. È necessario ritrovare lo spazio tra le vertebre per consentire ai nervi di rilassarsi.
Tutte le posizioni sono un pretesto per portare più mobilità nella zona lombare, srotolare la cosiddetta ‘coda’,
affondare lunghe radici nella terra e da lì crescere ed espanderci.
L’obiettivo è allentare la tensione lungo tutta la colonna vertebrale, per stare meglio.
È un approccio estremamente delicato e gentile con il corpo. Non implica mai forzature o dolore, quindi è assolutamente sicuro, privo di effetti collaterali.
Si tratta di una pratica concretamente utile a mettere più spazio tra le vertebre e anche tra un respiro e l’altro, tra un pensiero e l’altro.
L’attenzione è un requisito indispensabile. In un movimento sono presenti grazia ed eleganza, proprio
lì quando la mente si riunisce al corpo e al respiro. Al contrario, se durante un esercizio la mente
rimbalza da un pensiero all’altro, il movimento diventa meccanico, senza contenuti e bellezza, ripetitivo.
L’efficienza di una mente vigile è un bene inestimabile. I più semplici e banali gesti del quotidiano possono
acquisire profondità e bellezza se riusciamo a nutrirli con un’attenta presenza mentale.
Quando sono praticate con lentezza e sono sincronizzate con il respiro, le posizioni stimolano le funzioni di
quel ramo del sistema nervoso adibito alle funzioni involontarie e di rilassamento profondo. Così induciamo uno stato di maggiore equilibrio e stabilità.
Se in equilibrio, il corpo funziona in armonia con la forza vitale, lo scheletro lo sostiene e i muscoli
possono svolgere la loro funzione senza fatica. Se la postura è sbilanciata, i muscoli devono intervenire
per conservare l’equilibrio. I muscoli si contraggono e si irrigidiscono, generando inutili tensioni.
L’attività bilanciata delle due branche del sistema nervoso autonomo migliora biologia e fisiologia, ma anche comportamento e psicologia.
Cambia il modo di stare in piedi e cambia il modo di stare seduti. Gambe e piedi si fanno più saldi,
il petto si espande e le spalle sono aperte e rilassate. La testa si muove più leggera sul collo e le
articolazioni sono più sciolte. Il respiro fluisce più liberamente. La mente è più limpida.
Ci sentiamo più forti e siamo in grado di sostenere meglio periodi della vita che richiedono impegno maggiore e concentrazione.
Nella sua vera essenza ritengo lo yoga lo strumento ideale per insegnarci a ritrovare equilibrio e pace con noi e con gli altri.
La vera rivoluzione interiore e anche sociale è ammorbidire il corpo e insieme ridiventare gentili,
imparando a collaborare e a non competere. Perché oggi più che mai è diventato vitale riportare sorriso e pensiero, lucidità e coraggio.
E non rabbia e paura.